Moto Di Pietro
Lo spoletino Pio Di Pietro, persona compita e di notevoli capacità tecniche, trasferitosi a Pesaro nel novembre del 1922 costituisce la ditta “Costruzioni Meccaniche di Precisione” nel 1923. La sede sociale è in via Manzoni n° 78, l’officina in via Montegranaro n° 2, in un vecchio capannone in precedenza adibito a deposito di attrezzature agricole, e gli operai sono sei. Nello stesso anno la Casa mette in vendita un motore ausiliario, da applicare all’interno del telaio di una bicicletta, di 83 cc a due tempi, alesaggio (mm 55) e corsa (mm 52), regime di potenza massima 4000 giri al minuto, cambio a due velocità, magnete Bosch, carburatore Zenith, lubrificazione a miscela al 10-15%, peso 11 kg e trasmissione finale a catena. Il motore Di Pietro non ha la pretesa di avere caratteristiche tecniche rivoluzionarie ma è il classico ed affidabile due tempi a tre luci e precompressione nel carter. Il concessionario generale per l’Italia è l’ing. Oscar Amrein, via Solferino n° 24 Milano. Nel 1924 il Di Pietro affianca alla produzione del motore ausiliario, portato nel frattempo a 130 cc – il massimo consentito dalla legge per i motori ausiliari – una bicicletta a motore con un nuovo tipo di propulsore sempre di 130 cc a due tempi, cilindro d’acciaio ricavato dalla barra, testa riportata in alluminio, pistone di alluminio, biella in acciaio speciale, albero a gomito forgiato in un sol pezzo con due supporti a cuscinetti a sfere, lubrificazione automatica mista, cambio in blocco a due velocità con ingranaggi sempre in presa e trasmissione finale a cinghia. Alla VI Esposizione Internazionale di Ciclismo e Motociclismo di Milano del 1925 la Di Pietro presenta due modelli di bicicletta a motore: uno sport di 123 cc ed uno turismo di 130 cc entrambi a due tempi, lubrificazione automatica, cambio in blocco a due velocità e trasmissione finale a cinghia. Nel 1926 la Casa pesarese continua la costruzione dei due modelli di bicicletta a motore e produce, inoltre, motori a due tempi di 192 cc per motoleggere ma il 1° luglio dello stesso anno la Di Pietro cessa l’attività.