Moto A.P.E.
L’A.P.E. fondata all’inizio del 1923 da Ermanno Agostinelli, meccanico e tornitore di San Michele al Fiume, frazione di Mondavio e Luigi Peroni, ufficiale postale di Mondavio (Pesaro), costruisce motoleggere utilizzando, prima Casa italiana, il motore francese a due tempi Train. Prodotte nelle versioni sport e turismo, con poche differenze fra loro montano un motore monocilindrico di 123 cc, alesaggio (mm 55) e corsa (mm 52), regime di potenza massima 3000 giri al minuto, forcella F.S. (costruita espressamente dalla ditta Stanzani di Bologna), accensione con magnete Salmson, carburatore Longuemare, frizione a cono, cambio a due velocità, freno anteriore e posteriore, trasmissione a catena, ruote 24″ x 1,75″ e velocità 60 km/h; a richiesta viene fornita la messa in moto a pedivella. Nel maggio del 1923 viene progettata una motocicletta con motore Blackburne monocilindricodi 350 cc a quattro tempi, distribuzione a valvole laterali, alesaggio (mm 71) e corsa (mm 88), potenza massima 2,3/4 HP, accensione con magnete Bosch o Marelli, carburatore Amac, frizione a dischi, cambio a tre velocità, trasmissione a catena, ruote 26″ x 2,25″, comme Hutchinson o Titania che però non non viene costruita. Nel 1924 l’A.P.E. continua la produzione delle motoleggerere, sia normale che sport, con migliorie di dettaglio, ma l’anno seguente scompare dal mercato